I giovani pazienti vengono in terapia spesso motivati dai loro genitori, portano problemi nelle loro relazioni sociali con i pari o nelle loro prime relazioni sentimentali, problemi che la pandemia ha sicuramente aggravato. Spesso hanno disturbi di ritiro sociale oppure ansia da prestazione in una società sempre più competitiva. Frequenti sono i disturbi da alimentazione e i dubbi sul proprio genere o sulle proprie tendenze sessuali; altri sono vittime di bullismo , altri ancora semplicemente ragionano sulle scelte che la vita gli pone davanti e hanno bisogno di capire se stessi. La terapia offre ai giovani la possibilità di ripartire e indirizzare la loro vita in base alle loro passioni e alle loro attitudini.

Le problematiche principali riscontrate negli adulti sono legate all’ansia o alla depressione non necessariamente connesse o motivate dalla loro vita reale. Un’altra grande problematica dell’adulto è lo stress e i conseguenti sintomi psicofisiologici dovuto spesso a carichi di lavoro o di vita che non si riescono più a sopportare con le proprie forze. L’adulto entra in terapia quando sente che ha bisogno di un aiuto e sente che non riesce a farcela da solo, la terapia offre uno spazio di parola e di ascolto che difficilmente trova altrove per vari motivi come la propria vergogna o l’indifferenza altrui. Gli adulti che riescono a portare a termine una terapia ne traggono grandi vantaggi sia a livello di salute che a livello di cambiamenti nella loro vita.

La psiche degli anziani è molto radicata e difficilmente plasmabile a grandi cambiamenti come quella dei giovani o degli adulti per questo le persone anziane che entrano in terapia necessitano solo di piccoli accorgimenti nella loro vita quotidiana che potrebbero riguardare i loro rapporti con la famiglia, coi figli e i nipoti, oppure il modo di fronteggiare delle perdite di persone care.  La psicoterapia, talvolta anche basata solo su poche sedute, può farli tornare ad una vita più soddisfacente ed appagante.